Origini
Lo scoutball è un gioco che in ambiente scout esiste da sempre, ma solo sulla carta. Nella realtà era solo un nome per rappresentare i più disparati giochi: c'era chi giocava con la palla, chi senza; alcuni avevano lo scalpo altri no; e così via. Insomma lo scoutball era tutto e non era niente.
Le prime tracce di un regolamente che possa assomigliare a quello odierno si trovano in un documento del 7° Campo Nazionale ASCI, del 1974, che a sua volta si ri fà su un regolamento proveniente dal CNGEI di Reggio Emilia. In ogni caso, quali che siano le vere origini, fu in quell'occasione che per la prima volta si parlò della necessità di fornire un regolamento comune a quello che è chiaramente un gioco sviluppato esclusivamente in ambiente scoutistico.
[II Trofeo Nazionale di Scoutball - Memorial Ico Rosetti] Parco dei Cedri
Amanti dello Scoutball (AdS)
Proprio con quest'ottica, nel 2003 si ha a Bologna una prima strutturazione del gioco con la finalità di promuovere lo scoutball attraverso la formula del torneo, per far avvicinare scout, almeno idealmente, di tutta italia. L'iniziativa, prima nel suo genere, portò alla ribalta nel panorama bolognese lo scoutball come vera disciplina sportiva.
Dopo 4 anni di attività, volta alla promozione, divulgazione e ad un continuo lavoro di miglioramento del regolamento, nel 2007 gli Amanti dello Scoutball decidono di fare qualcosa di più, organizzando per la prima volta un torneo nazionale su due giorni “sfruttando” la ricorrenza del centenario dello scoutismo. L'evento si svolse il 29 e 30 Settembre 2007, con 32 squadre per un totale di 500 partecipanti provenienti da tutto lo stivale che tra cori, gioie e pianti, hanno vissuto di Comunità quegli stessi valori che tanto ci accomunano come scout.
E forse è proprio questo quello che caratterizza e rese unica questa giovane “associazione” informale: il riuscire a veicolare questi Valori attraverso il Gioco, rilanciandolo come strumento educativo anche alle Comunità di Clan e CoCa.
E' con questa consapevolezza che pian piano si inizia a valutare l'idea di un inserimento più formale nella grande famiglia AGESCI, non più solo come gruppo informale di capi in Servizio in varie unità ed ex capi, ma direttamente come una Pattglia di Zona
Pattuglia Scoutball
E' quindi nel 2014 che tra la Zona di Bologna e gli AdS viene firmato un "patto di collaborazione" che sancisce il confluire del gruppo nella neonata Pattuglia Scoutball. In seguito le cose sono andata avanti, di torneo in torneo, senza troppe novità. Fino al 2017.
Grazie al lavoro di molte persone e di un percorso maturato in venti anni di esperienza e Servizio, di numerosi tornei riusciti, qualche fallimento e tanta dedizione, lo scoutball, con il regolamento creato dagli AdS, si espanso a macchia d'olio in tutto il nord italia. La Pattuglia quindi decide di riformare gli AdS per organizzare tornei in giro per lo stivale. L'idea non è quella di fare un passo indietro rispetto l'entrata in zona, bensì, proprio in virtù dell'esperienza maturata durante questo lungo percorso, farsi promotrice di nuovi tornei in modo che anche altre Zone possano conoscere e cimentarsi in questo gioco che ci rappresenta come scout.
[Corni grigi - Sasso Marconi]
Perché giochiamo a Scoutball?
La vera domanda che ci dobbiamo porre non è "peché giochiamo a scoutball?" ma semplicemente "perché giochiamo?". La nostra risposta è che è le Comunità non si forgiano direttamente tramite esperienze comuni, ma emozioni comuni. E sono proprio quelle emozioni che il gioco genera, ogni tanto di gioia nell'alzare una coppa, ogni tanto di delusione non vedendo il proprio nome avanzare lungo il tabellone che forgiano un gruppo, una Comunità.
Il gioco è un mezzo, non un fine. Crediamo che il gioco, anche per adulti, sia una parte fondamentale dell'educazione scout.
E' stato scelto lo scoutball come gioco perché rappresenta, fin dal nome, un po' tutti. E' uno sport completo, con una storia, un tradizione. E' un gioco di squadra, dove si vince insieme e si perde inseme, dove non contano i personalismi ma solo il successo del gruppo.
Ideale
Ma il filo conduttore che ha guidato tutto questo e che continuerà ad essere la nostra stella polare non è tanto fare il torneo più grande, l'evento più "fico", ma piuttosto uniformare e stilare un regolamento veramente unitario, in modo che un "Padova 5" possa giocare contro un "Palermo 20" secondo le stesse regole e gli stessi valori.
Scontrandosi ed Incontrandosi su un campo da Scoutball!